by Giorgio Borelli
17. giugno 2010 22:50
Uno dei problemi che da sempre affligge l'informatica è l'ottimizzazione dello spazio per la memorirazzione dei dati, pensate ai primi personal computer che possedevano hard disk di pochi mega byte (quando ce l'avevano), e si andava avanti a via di floppy ed ottimizzazione dello spazio, allora si stava attenti anche al singolo byte.
Oggi le cose sono decisamente cambiate e sia la potenza di calcolo che la capacità di archiviazione dati hanno raggiunto livelli impensabili sino ad un decennio or sono. Sebbene lo spazio a nostra disposizione sia aumentato in maniera esponenziale, e certamente non stiamo più li a preoccuparci se dei file obsoleti continuano a sostare sul nostro PC occupando centinaia e centinaia di preziosi Mbyte, la necessità di ridurre il peso occupato dai file è sempre presente, e non rappresenta una mera ed esclusiva questione di spazio, i vantaggi di un file più leggero sono molteplici, mi riferisco in particolare ai file multimediali, notoriamente pesanti. Riuscire a ridurre la dimensione dei file immagini, audio e video con una perdita accettabile dell'informazione che esso possiede, rappresenta un buon compromesso che comporta una riduzione dello spazio occupato, del tempo impiegato per il trasferimento ed elaborazione, della facilità di gestione; insomma tutta quella serie di vantaggi strettamente legate ad un alleggerimento delle dimensioni del file.
Uno dei primi e tutt'oggi più diffusi standard per la compressione dei file multimediali è lo standard JPEG, tutti lo conosciamo, tutti lo usiamo, ma pochi danno merito a questo fantastico metodo di compressione, che ci consente di ridurre notevolmente le dimensioni dei file multimediali ed usarli con disinvoltura, andiamo a conoscerlo più da vicino.
Prosegue...
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Grafica
by Giorgio Borelli
6. giugno 2010 13:02
Il protocollo HTTP consente la navigabilità in internet, quando il browser (il client) chiede di visualizzare una pagina ad un dato indirizzo, il web server risponde inviandogliela, questo meccanismo però è senza stato, ovvero tra la richiesta di una pagina web e le successive non vi è alcuna relazione o dipendenza, il server scarica la pagina sul client e libera tutte le risorse non tenendo alcuna informazione su di essa, si dice che il protocollo http è stateless.
Sin quando si tratta di visualizzare delle semplici pagine html contenenti soltanto foto e testo questo meccanismo và più che bene, anzi è particolarmente performante poichè non impegna la banda e le risorse del server, ma col crescere d'internet un sito web è diventato una vera applicazione web, dove mantenere le informazioni tra una richiesta e l'altra è un'esigenza fondamentale per implementare funzionalità più avanzate, ecco allora che il protocollo http con la sua natura stateless mostra tutta la sua limitazione.
Nell'evoluzione dei linguaggi orientati al web si sono trovate ed adottate diverse soluzioni per sopperire alla mancanza di stato di http, ed anche ASP.NET ovviamente implementa tutta una serie di meccanismi per la "Gestione dello Stato", troviamo: i campi hidden, i cookies, il ViewState, le Session, l'Application; tutti con i propri pregi e difetti, o meglio con le proprie caratteristiche per essere usati adeguatamente a seconda del contesto. Tra questi meccanismi di Gestione dello Stato, un'importanza particolare è rivestita dal ViewState, abilitato di default sui controlli e sulle pagine aspx, tramite esso è possibile recuperare lo stato di un controllo tra un post back e l'altro. Non sempre però il ViewState è utile, ci sono casi in cui non serve, e disabilitarlo allegerisce la pagina di un sovraccarico inutile, allora, quando e come disabilitare il ViewState?
Prosegue...
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