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Giorgio Borelli
Il mondo delle Google Maps è veramente ampio e completo, tantissime sono le funzioni e le opzioni possibili offerte da questo servizio, giunto alla versione 3, una delle ulteriori possibilità offerte dalle mappe di google agli sviluppatori, è quella di poter rendere trascinabile (draggable) il segnaposto (marker) e di aggiungere a questa azione eventi all'interno della mappa che ci consentono in tal modo di ampliarne il comportamento. Attivare il trascinamento del marker in google maps è davvero semplice, basta agire su una proprietà dell'oggetto marker, andiamo a scoprire come fare.
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Giorgio Borelli
Gestire l'aggiunta di più segnaposto (marker) nella stessa Google Maps non è cosa difficile, le API V3 delle mappe di google mettono a disposizione una serie di oggetti veramente completi ed efficaci, per aggiungere pertanto più marker sulla mappa basterà sfruttare funzioni ed eventi delle API, mentre per la loro gestione, (ad es. cambio icona, titolo, posizione, etc. etc.), necessita di un piccolo workaround da parte nostra che prevede l'uso, ahimè!, di un array globale in Javascript contenitore dei nostri marker, la soluzione risulta comunque efficace, andiamo a scoprire come fare.
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Giorgio Borelli
Continuiamo a parlare di Google Maps, un'altra esigenza molto sentita dagli sviluappatori nella implementazione della mappa, è quella di gestire l'evento onmouseover quando si passa sopra ad un segnaposto (marker) presente sulla mappa. L'effetto del cambio di colore o dell'icona del marker quando il mouse vi passa di sopra, amplifica e migliora la visibilità e la user experience nella navigazione della mappa di google.
Implementare tale funzionalità non è difficile, basta conoscere il funzionamento degli eventi nelle mappe di google ed un pò di Javascript, andiamo a scoprire come fare.
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Giorgio Borelli
Le mappe di Google, giunte alla versione 3, sono un servizio indispensabile in diverse web application, sempre più spesso le vediamo integrate in portali e siti web dei più svariati settori, offrendo così all'utente un utilissimo strumento e servizio di localizzazione. Pertanto renderle efficienti e funzionali migliora notevolmente la navigation experience dell'utente. A tal proposito bisogna dire che Google Map associa la funzione di zoom allo scrolling del mouse, quando quest'ultimo è posizionato sulla mappa. Tale funzionalità, non sempre risulta comoda, spesso si scrolla la pagina e ci si trova invischiati con lo zoom non appena il mouse entra all'interno dell'area della mappa. Fortunatamente è possibile disabilitare (o abilitare) detta funzionalità molto facilmente, basta settare un parametro tra le opzioni di creazione della mappa, andiamo a vedere come fare.
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Giorgio Borelli
Il PHP è sicuramente uno dei linguaggi lato server più diffusi ed usato per lo sviluppo web, sostenuto da una vasta ed attiva community, possiamo tranquillamente affermare che la maggior parte dei siti web vengono realizzati in PHP. A contrapporsi al PHP abbiamo ASP.NET, il potente ed anch'esso diffuso linguaggio per il web facente parte del .NET Framework di casa Microsoft. In rete e tra gli sviluppatori è sempre acceso il dibattito tra quale dei due linguaggi sia il migliore, diversi articoli e thread in forum di settore hanno affrontato l'argomento PHP vs ASP.NET, quasi sempre senza giungere ad una conclusione definitiva.
PHP ed ASP.NET, due scuole di pensiero diverso, due community agli antipodiAdesso io non voglio entrare nel merito della questione su quale tra questi due linguaggi, entrambi OOP (Object Oriented Programming), sia migliore, piuttosto vorrei soffermarmi sulla questione sviluppo o megllio editor di sviluppo. Per chi sviluppa applicazioni web basate su ASP.NET, è indubbio che lo strumento principe, l'IDE (Integrated Development Environment) per eccellenza è Visual Studio, e per quanto se ne dica bene degli altri: NetBeans, Eclipse, JBuilder, etc. Visual Studio a mio avviso rimane il miglior editor per la creazione di applicazioni web e non solo che ci sia sul mercato, e se non siete d'accordo con me, quanto meno per gli sviluppatori .NET rimane l'ambiente più conosciuto ed apprezzato, pertanto dovendosi, magari per sopravvenute esigenze lavorative confrontarsi con il PHP, a malincuore pensano di dover abbandonare il loro editor preferito.
Probabilmente questo è solo un brutto ricordo, esiste infatti un addin per Visual Studio, VS.PHP, che una volta installato ci consente di realizzare e gestire applicazioni PHP all'interno di Visual Studio alla stessa identica maniera di ASP.NET. Non ci credete? Allora continuate a leggere questo articolo.
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Giorgio Borelli
Windows è crashato improvvisamente, mostrandovi la schermata blu con il messaggio d'errore DRIVER_IRQL_NOT_LESS_OR_EQUAL, beh! se leggete attentamente il messaggio vi dice che ha effettuato uno shutdown (arresto, spegnimento) forzato per prevenire danni all'hardware.
Tale errore che si presenta in maniera così improvvisa e inaspettata, fà trasalire gli utenti e la classica schermata blu di Windows che ne mostra il messaggio aumenta la sensazione di gravità del problema. Effettivamente non è propriamente una bella cosa o una eccezione banale, potrebbe anche essere coinvolto dell'hardware che andrebbe eventualmente sostituito, ma non è detto, possiamo salvarci anche con dei semplici accorgimenti, andiamo a vedere quali possono essere le possibili cause e soluzioni all'errore.
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Giorgio Borelli
Gli HttpHandlers di ASP.NET consentono di elaborare una risposta a fronte di una qualsivoglia richiesta al web server (IIS). Usare gli HttpHandlers permette di personalizzare la risposta da inviare al client (il browser) non solo per una classica pagina, ma per qualsivoglia risorsa sia stata richiesta, sia questa una immagine un file pdf o un file di risorse .resx ed altro ancora.
Implementarli nella propria applicazione web offre potenzialità enormi, ed il loro uso è relativamente semplice, questi non sono altro che una implementazione dell'interfaccia IHttpHandler, in grado di prendere in carico il processo della richiesta (HttpContext) ed elaborarne una risposta, per questo a fronte di richieste diverse (pagine, risorse, immagini, etc...) è possibile implementare Handlers diversi così da fornire risposte diverse.
Lo scopo di questo articolo non è quello però di descrivere il funzionamento degli HttpHandler, ma tanto quello di vedere come aggiungerli alla nostra applicazione web tramite il web.config, andiamo a scoprire come fare.
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Giorgio Borelli
L'url di un indirizzo web deve essere il più semplice e comprensibile possibile, ed al suo interno deve contenere possibilmente quelle parole che già ne fanno non soltanto capire il contenuto della pagina di destinazione, ma anche consentire una memorizzazione più semplice.
Questo è vero non soltanto in un'ottica SEO (Search Engine Optimization), dove url privi dell'estensione della pagina e di codici e identificativi in querystring per pagine dinamiche consente una miglioria in termini dei risultati di ricerca da parte dei motori, ma anche per gli utenti navigatori che più facilmente ricordano ed identificano il contenuto dell'indirizzo web.
Per far ciò il .NET framework giunto alla sua versione 4.0 ha migliorato e semplificato la tecnica dell'URL Routing (introdotta con il .NET 3.5 SP1), che consente con grande semplicità la scrittura di url molto più user friendly. Implementarla costa davvero poca fatica, andiamo a scoprire come fare.
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Giorgio Borelli
Se vi si è sollevata questa eccezione, e ricevete il messaggio d'errore "Impossibile trovare la classe di risorse per questa pagina" il problema risiede in una errata gestione dei file di risorse di ASP.NET. Risolvere l'eccezione è molto semplice, vediamo come funzionano i file di risorse con estensione .resx e prevenire così il generarsi di questa eccezione a run-time.
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Giorgio Borelli
Microsoft Sql Server è un motore di database basato sull'architettura client/server, e così come molti sistemi basati su questa infrastruttura, per comunicare è necessario un protocollo di rete che porti le richieste del client al server e le risposte di quest'ultimo. Sql Server consente di utilizzare più di un protocollo di rete per consentire la comunicazione client server.
Quando il client cerca di comunicare con il server, usa un solo protocollo, tuttavia è possibile configurarli (i client) in modo che siano disponibili una serie di protocolli abilitati alla comunicazione secondo una sequenza preimpostata.
Quindi se per un qualche motivo il protocollo abilitato come predefinito non dovesse funzionare, il client può provare ad usare i protocolli abilitati secondo la sequenza definita.
Andiamo a scoprire quali protocolli di rete possono essere abilitati su Sql Server e quali sono le loro caratteristiche.
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