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Giorgio Borelli
Uno dei problemi che da sempre affligge l'informatica è l'ottimizzazione dello spazio per la memorirazzione dei dati, pensate ai primi personal computer che possedevano hard disk di pochi mega byte (quando ce l'avevano), e si andava avanti a via di floppy ed ottimizzazione dello spazio, allora si stava attenti anche al singolo byte.
Oggi le cose sono decisamente cambiate e sia la potenza di calcolo che la capacità di archiviazione dati hanno raggiunto livelli impensabili sino ad un decennio or sono. Sebbene lo spazio a nostra disposizione sia aumentato in maniera esponenziale, e certamente non stiamo più li a preoccuparci se dei file obsoleti continuano a sostare sul nostro PC occupando centinaia e centinaia di preziosi Mbyte, la necessità di ridurre il peso occupato dai file è sempre presente, e non rappresenta una mera ed esclusiva questione di spazio, i vantaggi di un file più leggero sono molteplici, mi riferisco in particolare ai file multimediali, notoriamente pesanti. Riuscire a ridurre la dimensione dei file immagini, audio e video con una perdita accettabile dell'informazione che esso possiede, rappresenta un buon compromesso che comporta una riduzione dello spazio occupato, del tempo impiegato per il trasferimento ed elaborazione, della facilità di gestione; insomma tutta quella serie di vantaggi strettamente legate ad un alleggerimento delle dimensioni del file.
Uno dei primi e tutt'oggi più diffusi standard per la compressione dei file multimediali è lo standard JPEG, tutti lo conosciamo, tutti lo usiamo, ma pochi danno merito a questo fantastico metodo di compressione, che ci consente di ridurre notevolmente le dimensioni dei file multimediali ed usarli con disinvoltura, andiamo a conoscerlo più da vicino.
Prosegue...
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